Economista italiano. Laureatosi in Giurisprudenza a Roma nel 1939,
emigrò negli Stati Uniti per sottrarsi alle leggi razziali
fasciste. La sua carriera universitaria iniziò nel 1942 al New
Jersey College e proseguì in diversi atenei statunitensi; nel
1962 entrò nel Massachusetts Institute of Technology in veste
di docente di Economia e Finanza, dove insegnò per 40 anni.
Esponente di spicco della scuola macroeconomica di origine keynesiana, deve
la sua notorietà alle ricerche empiriche e agli studi teorici da lui
compiuti: dal punto di vista sperimentale
M. cercò di verificare
quale, tra i modelli macroeconomici, fosse più adeguato a spiegare le
fluttuazioni del reddito nazionale; in campo teorico formulò la teoria
del ciclo vitale del risparmio, basata sulla convinzione che ciascun individuo
programmi il proprio risparmio per tutto l'arco della sua esistenza in
funzione del periodo di vita non lavorativo. Fu inoltre autore di numerosi saggi,
tra cui:
Preferenza per la liquidità e teoria
dell'interesse e della moneta (pubblicato su "Econometrica" nel 1944);
Reddito nazionale e commercio internazionale (1953);
Analisi
dell'utilità e funzione del consumo (1954);
Mercato del
lavoro, distribuzione del reddito e consumi privati (1975), scritto
in collaborazione con Ezio Tarantelli. Nel 1985 fu insignito del premio
Nobel per l'economia per le sue analisi sul risparmio e sui mercati
finanziari (Roma 1918 - Cambridge, Boston, Massachusetts 2003).